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Sempre più spesso nella pratica clinica è necessario ricorrere ad indagini radiografiche mirate per ottenere informazioni tridimensionali affidabili.
In caso di terapia chirurgica implantare, per l’estrazione di denti del giudizio oppure per l’avulsione di denti inclusi è ormai routine inviare il paziente alle locali ASSL per eseguire una TAC Dentascan.
Le locali strutture ospedaliere, visto la necessità di avere macchine in grado di gestire più regioni anatomiche, sono attrezzate della classica TAC Spirale che emette un sottile fascio di raggi X girando più volte attorno alla testa del paziente.
Il nostro studio si è dotato invece di una raffinata apparecchiatura (Sirona Orthophos XG 3D) che usa la moderna tecnologia TAC ConeBeam. Di cosa si tratta ?
In questo caso viene emesso un fascio conico di radiazioni pulsate in un’unica rotazione riducendo così in modo significativo l’esposizione del paziente. Le informazioni ottenute vengono quindi elaborate da un sofisticato software in grado di ricostruire in modo tridimensionale le arcate dentarie analizzando nel dettaglio le strutture di interesse per l’odontoiatra.
Il vantaggio per il paziente è indubbio: numerosi studi clinici e sperimentali hanno ormai confermato che, con una scansione da 8,9 secondi (tempo standard) effettuata con questa nuova concezione tecnologica, il paziente può assorbire fino a 87 µSv (microsievert, sottomultiplo del sievert: unità di misura nel sistema internazionale che quantifica gli effetti biologici delle radiazioni); con una Tac tradizionale, invece, la dose di assorbimento sale tra 800 e 1.000 Sv. Il che significa che noi potremmo eseguire circa 30 ConeBeam prima di arrivare alla stessa dose di una sola TAC tradizionale !
La tecnologia ConeBeam consente inoltre di eliminare gli artefatti dovuti alla presenza di metallo (ponti, otturazioni) che nella TAC tradizionale danneggiano spesso in modo importante le immagini ottenute.
