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Barcellona – L’84% dei catalani che si rivolge alle cliniche dentali è insoddisfatto. Questo è quanto emerge da uno studio del Colegio Oficial de Odontólogos y Estomatólogos di Madrid (COEM). Secondo il sondaggio il 21% degli intervistati afferma che le cure prospettate spesso non erano necessarie, il 18% critica il fatto di essere stato accolto (per la stesura del preventivo/piano di trattamento) da un dipendente commerciale piuttosto che da un sanitario e infine un altro 18% denuncia prestazioni di bassa qualità.
Insomma una decisa critica dei centri o cliniche low-cost che gli stessi accademici iberici definiscono “dental-burger”. Inoltre, il COEM ha sottolineato che, nonostante l’aumento esponenziale del numero di tali cliniche, due su tre intervistati preferiscono andare dal dentista tradizionale, “dal momento che ispira maggiore fiducia rispetto alle catene odontoiatriche”. Lo studio rivela anche che quattro catalani su dieci vanno dal dentista solo in caso di emergenza, mentre tutti gli specialisti raccomandano di farlo ogni sei mesi.
In seguito a questo studio, il COEM ha lanciato una campagna di sensibilizzazione “Non aprire la bocca ad ogni costo”, con l’obiettivo di promuovere la salute orale di qualità e lottare contro alcune pratiche che possono compromettere la salute dei pazienti. La campagna mette in guardia i pazienti esortandoli a non farsi abbindolare dai video promozionali ovattati, edulcorati e artefatti.