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Abusivo a domicilio

Dal giornale “Repubblica di giovedì 3 febbraio 2011”:

 

Aldo, dentista abusivo a domicilio ‘Costo poco e svolgo un servizio’

 

03 febbraio 2011 — pagina 5 sezione: PALERMO

 

NEGLI anni Sessanta ha iniziato come praticante in uno degli studi dentistici più rinomati della città. Di sera andava a scuola per diplomarsi come odontotecnico. Davanti a lui un futuro fulgido. Erano gli anni del boom degli studi odontoiatrici. Quando i guadagni erano assicurati.
Oggi, Aldo Durante, 62 anni, è un odontotecnico denunciato già due volte per esercizio abusivo della professione di odontoiatra. Da quarant’ anni è il “dentista” a domicilio di oltre mille abitanti delle Madonie. È un ambulante tra Cerda, Scillato, Campofelice di Roccella. Con lui la sua inseparabile valigetta degli attrezzi. Il mercoledì è il giorno in cui parte con l’ utilitaria per fare le visite. Ieri è stato il primo mercoledì in cui ha dovuto dire no. I Nas gli hanno sequestrato tutto e gli hanno notificato un verbale da 1.200 euro. I suoi “pazienti” sanno tutto di lui, ma continuano a chiamarlo e a rincuorarlo: «Non la abbandoneremo, ci fidiamo di lei». Lui, dopo la seconda visita dei carabinieri del Nas, risponde: «Ormai la professione di odontotecnico va a picco e io devo campare moglie e figli. Continuerò ancora, nonostante le denunce. Ho da pagare bollette da capogiro per i rifiuti speciali. Non posso rinunciare al mio lavoro». È determinato Aldo Durante. «Sono bravo tanto quanto un dentista dopo tutti questi anni – dice – E poi, se vogliono fermarmi, almeno mi diano un altro lavoro per arrivare alla pensione». Estrazioni, cura delle carie, calchi per dentiere. Il “falso dentista” a domicilio assicura prestazioni di alto livello e lo fa da quattro decenni. Nei paesi delle Madonie, Aldo Durante ha messo piede grazie a un’ amicizia del padre. Le sue tariffe sono state sempre superconvenienti. Adesso si aggirano tra i 15 e i 20 euro. «Non faccio scomodare i miei pazienti. Sulle Madonie vado anche quando c’ è la neve alta così – racconta Aldo – E non ho mai deluso nessuno. Svolgo un servizio utile alla gente». Il suo assistente è sempre un parente del paziente: il marito o la moglie, a volte anche i figli di chi lo chiama a domicilio. «Mi tengono la torcia, mi porgono gli arnesi. È tutto molto fai-date, ma sempre con professionalità», dice lui. La sua valigetta in alluminio, adesso,è sequestrata dai Nas. Nel suo laboratorio di via Ruggerone da Palermo, alla Noce, i carabinieri gliel’ hanno lasciata in custodia. «È qui, tutta impacchettata, ma presto tornerò ad utilizzarla. Perché si sono accaniti con me? Io lo so. C’ è un altro odontotecnico che voleva mettersi in affari, per dividersi la clientela. Ma io gli ho detto no – spiega – Ha idea di quanto ho lavorato duro per crearmi una clientela di questo tipo? È l’ invidia, ma io so che i miei clienti non mi tradiranno”. Aldo Durante ha mille storie da raccontare. Nel suo laboratorio fuma da matti mentre aggiusta le dentiere dei clienti. E intanto ricorda di quando nel 1965 guadagnava duemila lire al mese: «Erano troppo poche. E io avevo già famiglia. Allora ho aperto tre studi. Quelli sì che erano bei tempi. Adesso se non faccio le visite a domicilio rischio di finire sul lastrico. Ho quattro soldi da parte e sono malato di diabete. Mia moglie sta poco bene. Lo so che sbaglio, ma so fare solo questo». – ROMINA MARCECA

 

Adesso alcune considerazioni:

 

Aldo svolge abusivamente la professione medica da oltre quarant’anni. Questo significa che per quarant’anni ha messo a rischio la salute delle persone ! Con la sua “inseparabile valigetta degli attrezzi” avrà probabilmente trasmesso a decine o centinaia dei propri “fedeli pazienti” innumerevoli virus, tra cui sicuramente quello dell’epatite C oppure quello dell’HIV.

 

Aldo è già stato denunciato dai NAS più volte, ma non ha intenzione di smettere. Sa fare solo quello…….(lo dicono anche i delinquenti abituali).

 

Aldo chiede “che gli venga consentito di arrivare almeno alla pensione”. Non si capisce bene di che pensione si parli, visto che da quarant’anni Aldo lavora abusivamente e quindi non paga né tasse ne contributi pensionistici !

 

Aldo è convinto di “svolgere un servizio utile alla gente” perché le sue “tariffe sono convenienti”. E ci mancherebbe pure che fosse caro !

 

Un consiglio ad Aldo lo do volentieri: se vuole fare il praticone di strada e giocare con la salute delle persone sappia che esistono paesi in cui la sua “professionalità” sa essere riconosciuta. Ci vada.

 

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