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In presenza di carie, il dentista rimuove il tessuto infetto con apposite frese montate su turbina, creando una cavità il cui fondo è costituito da dente sano.
Il passo successivo è quello della chiusura con apposite resine che devono rispondere a requisiti di biocompatibilità, durata, estetica.
Le classiche otturazioni in amalgama di argento che venivano utilizzate negli anni scorsi stanno ormai per essere abbandonate completamente, sia per il dubbio sulla tossicità connessa al loro uso, sia per la colorazione decisamente antiestetica.
Il Ministero della Salute con il decreto del 10 ottobre 2001 ha “consigliato” di: ……evitare per prudenza l’uso di otturazioni in amalgama d’argento nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini sotto i sei anni di età, nei nefropatici, e nei pazienti allergici all’amalgama.